L’Epoca delle” passioni tristi” ovvero della “felice disperazione” Riflettendo su Miguel Benasayag. Oggi l’uomo ha di sé una strana percezione. Questi, infatti, non si percepisce più come soggetto attivo che decide, che sceglie, che si entusiasma o si indigna di fronte agli eventi, ma si comporta come un individuo che sceglie di essere il meno infelice possibile, che sceglie di ... Continua a leggere »
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Il coraggio di fronte all’Angoscia di M. Heidegger
L’esistenzialismo, deriva della parola ex-sistere, che vuol dire trascendersi, vivere, proiettandosi sempre e continuamente fuori di sé, nel tempo. Vivere vuol dire evadere continuamente dalle condizioni del presente, per aprirsi al futuro. Assumiamo cioè continuamente atteggiamenti di estasi che letteralmente significa: uscir fuori di sé. Il pensiero nella coscienza non può che generare sentimenti, vissuti, a volte lineari, a volte ... Continua a leggere »
Le parole possono trasmettere serenità, ma possono anche uccidere.
Le parole sono strumenti importanti, attraverso le quali, comunichiamo i nostri sentimenti, i nostri sogni, i nostri affetti, i nostri pensieri, la nostra gioia di vivere, i nostri dubbi, insomma la nostra umanità. Esse arrivano dal cuore e vengono inondate di sentimenti e toccano inevitabilmente il cuore degli altri. Non esistono parole dette a caso a cui noi non diamo ... Continua a leggere »
Riflettendo su H. Arendt
Le parole più importanti per capire l’ethos della politica di H. Arendt sono tre e precisamente: il lavorare, il fabbricare e l’agire. L’uomo può lavorare anche in privato senza aver bisogno degli altri; può fabbricare un oggetto utile per sé come per gli altri, ma la sua azione non implica necessariamente che il singolo debba avere rapporti costruttivi con gli ... Continua a leggere »