



Sant’Angelo le Fratte: Tans Pellets, la fabbrica della discordia
SANT’ANGELO LE FR. – Si è svolta nella serata del giorno 2 maggio, nella sala cinema comunale, un’accesa assemblea organizzata dal sindaco Laurino di concerto con i responsabili della Tans Pellets, insediatasi nell’area industriale di Isca Pantanelle, rilevando parte del capannone Zucchi. Al tavolo dei relatori il sindaco Laurino, chiaramente schierato dalla parte dell’azienda, il responsabile legale della Pellets International Lucania Srl G. Filippo e l’ing. Michele Restaino progettista. In platea i cittadini, alcuni dei quali più coinvolti dal presumibile inquinamento acustico e polveri sottili, perché domiciliati a pochi metri dall’opificio, e i 26 operai, di cui 4 di Sant’Angelo, bardati di caschi blu e tuta da lavoro. L’assemblea ha voluto intanto essere una risposta ad un’altra assemblea tenutasi il 17 marzo nella stessa sala, durante la quale, diversi cittadini, domiciliati nei pressi dell’area industriale, hanno manifestato forti preoccupazioni per la massiva – si disse – diffusione di polveri e ceneri nelle loro abitazioni, rumori fastidiosi, tanto da non poter aprire porte e finestre oltre che per il fumo maleodorante. L’assemblea fu voluta dai soci locali dell’associazione EHPA, il cui presidente è G. Di Bello. Il sindaco comincia a parlare e taccia senza mezze misure di “terrorismo” gli organizzatori della pregressa assemblea, perché, a suo dire, “si sarebbero resi colpevoli di aver diffuso allarmismi inutili e pericolosi, atti a creare disagi e paure tra i cittadini, facendo vedere video che non centrano affatto col territorio”. Poi sostiene che “i sindaci della valle del Melandro sono stati attenti alla salute dell’ambiente, prova ne sia che, nel 2013, hanno preteso dagli organi competenti rilievi nei corsi d’acqua, nei pozzi e nell’aria per saperne sulle possibili ricadute sanitarie”. Sostiene ancora” che nella metà del mese di maggio, saranno installate due centraline h24 intorno all’azienda Tans Pellets, di cui una fissa e l’altra mobile per rilevare eventuali livelli in eccesso di polveri sottili PM 10 e 2.5. Allertata anche la sanità per eventuali rischi di salute”. Il prof. Amodeo, responsabile locale dell’associazione Vola, intervenendo dal pubblico, domanda e si domanda, se ci possiamo fidare di questi futuri eventuali rilevamenti, visto quanto è successo sul territorio regionale? Il responsabile legale dell’azienda Filippo, nel suo intervento, sostiene che “all’interno dell’azienda noi monitoriamo continuamente l’ambiente interno e i dati ci dicono che siamo molto al di sotto di quanto le norme prescrivono”. Continua: “La nostra azienda è una realtà molto piccola, per questo non avevamo bisogno di presentare il progetto al territorio ed emette fumi quanto ne emetterebbero 10 caminetti di casa in un anno, e per riscaldare il forno per essiccare la legna da trasformare poi in pellets, usiamo la corteccia degli alberi e di tanto in tanto il cippato, non certo rifiuti di altro genere e il calore residuo lo trasformiamo in energia attraverso un turbo generatore Orc. Ancora: “Noi siamo un’opportunità per la regione Basilicata, perché trasformiamo ora solo il 5% del patrimonio boschivo di querce, in seguito speriamo di incrementare ulteriormente la produzione, e ciò è e sarà una fortuna perché, diversamente, gli stessi boschi sarebbero a rischio incendi e non si rinnoverebbero nel tempo”. Conclude: “Ad oggi lavorano, come indotto 22 ditte boschive e 26 operai in azienda, per un totale di 150 posti di lavoro. Complessivamente mandiamo in circolazione, tra stipendi e indotto, circa 5 milioni di euro”. I soci locali del’associazione EHPA non partecipano all’assemblea e Di Bello fa sapere, a mezzo social : “Gli associati di Sant’Anelo, nello stigmatizzare l’atteggiamento del primo cittadino Laurino sulla vicenda a Biomasse, comunicano che nessun componente prenderà parte all’incontro – presentazione dell’azienda Tans Pellets …. Perché nessun dato ufficiale potrà essere fornito al riguardo, data l’assenza delle istituzioni preposte al caso: Arpab, Asl e altri” Più avanti: “Il primo cittadino tale azione doveva attuarla prima, come previsto dalla legge 16 marzo 2001, n. 108. Questo incontro – conclude la nota – arriva dopo che la popolazione, prendendo coscienza e conoscenza della materia, ha iniziato a porsi delle domande e a verificare gli atti che gli sarebbero dovuti arrivare con tanto di spiegazione nel 2016. Noi, suffragati da oltre 500 firme raccolte, attendiamo l’esito di accertamenti richiesti agli organi preposti: Procura, Arpab, Noe dei CC comando regione Basilicata”. Tanto clamore, perché si dialoga poco – Concludiamo noi.