DA DUE MESI ACQUA A SINGHIOZZO A SANT’ANGELO LE FRATTE
UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE: IL SERVIZIO SI FERMERA’ ALLE ORE 19,00. Oltre ai disagi alla cittadinanza, notevoli i danni alle attività commerciali………
I cittadini minacciano di non pagare più le bollette. Evasive le risposte da parte di Al.
Da oltre due mesi continua a mancare l’acqua potabile nel centro abitato e nelle contrade. Il problema non solo non si risolve ma sembra peggiori. Viene interrotto il servizio intorno alle ore 19 del pomeriggio e poi viene erogata l’acqua intorno alle ore 7 del mattino del giorno successivo. I disagi sono tanti, ma anche i danni economici, se si considera che tutte le attività commerciali sono costrette a chiudere in prima serata, proprio ora che è il periodo di vacanze e di turismo. Bisogna aggiungere che gli orari non sempre vengono rispettati, per cui spesso l’interruzione del servizio viene effettuato intorno alle ore 17, come in C/da San Vito. Quasi sempre l’acqua arriva torbida e quindi non potabile. L cause? Una pompa sommersa rotta da oltre due mesi, un pozzo andato in secca e una rete idrica fatiscente, per cui si moltiplicano le rotture a cui fanno seguito tempi lunghi di riparazione da parte dell’Acquedotto Lucano. Per una semplice rottura Al ci impiega mediamente circa venti giorni dalla data di segnalazione. I disagi sono notevoli, le lamentele sono numerose e pressanti. Tanti i cittadini si rivolgono al comune e ovviamente gli amministratori si schermiscono dicendo loro di rivolgersi ad Al; molti telefonano call center dell’Al e la risposta è la solita: “riferiremo a chi di competenza”. Questa storia di disagi e di esasperazione va avanti da oltre due mesi. Al dire dei tecnici dell’Al, occorrerebbe mettere in azione una nuova pompa, prelevare da un nuovo pozzo e rifare buona parte della rete idrica nel centro urbano che, al dire tutti, è fatiscente, perché vecchia di almeno 50 anni. Difficile poter risolvere, in poco tempo, tutti questi problemi e allora i cittadini, da un lato, sono esasperati e, dall’altro, sono anche rassegnati, perché si aspettano una gestione di emergenza permanente. Alcuni sostengono che, in parte, anche gli amministratori sarebbero colpevoli, perché disinteressati al problema e non farebbero niente per sollecitare l’ente Al per migliorare la gestione. I cittadini, in considerazione dello scarso servizio da parte dell’Al, minacciano di non pagare più le bollette che, nel tempo, sono diventate sempre più salate a fronte di un “servizio scadete, anzi pessimo” – così i cittadini. I tecnici dell’Al promettono di risolvere il problema appena possibile. Già, ma questa è la risposta che viene data da due mesi …
L’articolo è stato pubblicato su il Quotidiano del Sud il giorno 3 Agosto 2016