E’ sulla bocca di tutti che il mondo attuale non avrebbe valori. Niente di più falso. Gli uomini sono consumati da sogni travolgenti che confinano con i valori della società globalizzata. Se poco ci riflettiamo e guardiamo attentamente i giovani, che sono la variabile più spontanea della nostra società, ci accorgiamo che al centro dei loro interessi non ci sono più come è logico i valori di un tempo. Certo Dio non è più il motivo di riferimento delle loro scelte dei lo giudizi, dei loro affetti. Per loro non si può dire che sia la scuola, per la quale nutrono si un atteggiamento di sostanziale rispetto ma ne farebbero volentieri a meno se la società non richiedesse il titolo di studio per talune professioni; non la famiglia nella quale vivono stretti ed ogni suggerimento per loro è imposizione mal tollerata questo nei giovani sostanzialmente corretti; si sentono frustrati i genitori che non sanno cosa trasmettere ai propri figli e sono frastornati tra moderne psicologie e suggerimenti di comportamenti che spesso si contraddicono; spesso ci sono genitori che confessano la loro impotenza di fronte a comportamenti incomprensibili da parte dei figli; spesso si incontrano docenti che farebbero volentieri a meno di andare a scuola, e sono frequenti le confessioni di coloro che se potessero se ne starebbero a casa pur di non vivere in mezzo ai giovani, tra le loro “pazzie” come qualcuno dice; sono frequenti i giudizi negativi nei confronti dei politici che al dire di molti farebbero della cosa pubblica un affare di carattere personale, generando sfiducia nelle istituzioni. A sentire gli umori nell’umanità sarebbe calata una cortina di gelo, a tal punto da snaturare il volto dell’uomo. Ma veramente in questo mondo non ci sono più valori? Io sono convito che i valori ci sono ma non possono essere riconducibili certo a quelli tradizionali. Se il valore è ciò per cui l’umanità giudica metro per cui vale pena vivere beh allora di valori ce ne sono e tanti. Possono non essere condivisibili ma i valori emergono e sono al centro delle attenzioni degli uomini anche di quelli che disprezzano questo mondo. Uno dei valori che emerge imperioso è il bisogno di comunicare. Lo si fa con i nuovi linguaggi, lo si fa riducendo sensibilmente il contatto umano, ma è innegabile che questo è percepito dall’immaginario collettivo come un valore. La necessità di distinguersi dalla massa è questo un altro bisogno imperioso che confina col bisogno giovanile di essere attore. La voglia di distinguersi, la voglia di essere protagonista in una società in cui tutti si sentono massificati è sicuramente un tratto caratteristico di questo momento storico, la voglia di essere qualcuno in una società di numeri, di codici, di password. Oggi manca l’avversario contro cui combattere. Se non c’è, il primo a farne le spese è l’uomo che emerge dalla massa.